Si tratta di una situazione tipica e io la utilizzo solo a titolo di esempio, in modo da trasmetterti una strategia che ti può essere utile in ogni frangente. Vediamo, quindi, come riuscire ad accompagnare la crescita del bambino nell’impegno scolastico, attraverso la zona di sviluppo prossimale:
A) il compito è molto al di sopra delle sue capacità: quando a fronte di una ritrosia del bambino a leggere si pretende che lo faccia a tutti i costi, oppure gli si propongono delle letture troppo difficili per il suo livello di competenza, è inevitabile che lui si sconforti. Rischia, infatti, di vedersi poco abile e questo lo rende incerto; inoltre, comprende di non potersi affidare alla comprensione dell’adulto per trovare una soluzione alla propria difficoltà.
B) il compito è molto al di sotto delle sue capacità: è la situazione che si crea quando si permette al bambino di non leggere mai, né ciò che le insegnanti richiedono né tanto meno letture di piacere. In questo modo, il bambino è sotto-stimolato, cioè possiede delle abilità che però non usa in alcun modo.
C) il compito è esattamente al livello delle sue capacità: quando ci si preoccupo che il bambino legga esclusivamente ciò che la maestra richiede, è possibile che acquisisca un buon livello di lettura; tuttavia, ma non sarà stimolato a fare di quella nuova competenza, la lettura, altre cose rispetto ai compiti scolastici.
Chiediti ora come potresti fare per fornirgli degli stimoli «leggermente» superiori alle sue capacità. La soluzione è molto semplice; è sufficiente, infatti, accompagnare il bambino ad apprezzare la lettura, proponendogli di tanto in tanto dei libri appropriati alla sua età, dei piccoli racconti e delle letture stimolanti in base ai suoi interessi.
Inoltre, puoi leggerli con lui, ascoltandolo e/o leggendo un po’ per volta tu e lui. In questo modo, puoi capire molto bene tante cose, ad esempio qual è esattamente la difficoltà che incontra. Lo annoiano i testi che assegna la maestra? Puoi cercarne con lui degli altri più interessanti per lui. Preferisce giocare anziché leggere, perché è un bambino molto vivace? Bene, allora puoi condividere con lui una strategia affinché distribuisca meglio il tempo tra leggere e giocare. Ha qualche difficoltà a leggere e commette qualche errore?
D’accordo, allora può fare un po’ di esercizio insieme a te leggendo una cosa che sia di suo estremo interesse. Avvicinandoti a lui e alla sua difficoltà, puoi capire come rendere tuo figlio più sensibile alla lettura, la quale rappresenta una delle competenze più importanti per consentire la realizzazione personale di tuo figlio.
Oltre tutto, dando una certa attenzione al modo in cui il tuo bambino si avvicina alla lettura, ma anche allo studio in generale, si creano delle situazioni di dialogo molto naturali tra di voi, che possono rendere la comunicazione tra genitore e figlio molto più efficace di qualunque insegnamento frontale.