strict education

Essere molto severo nell’educare non serve

La mia esperienza mi insegna che non è raro incontrare un genitore che ritenga necessario essere molto severo nell’educare i figli per ottenere dei risultati positivi, ma questa non è affatto l’unica strada percorribile. Anzi, spesso l’eccessiva rigidità del genitore può avere effetti negativi sulla relazione genitori-figli e sulla crescita equilibrata dei bambini.

Molti studi dimostrano che un approccio educativo basato sull’affetto e sulla comprensione è ben più efficace nel favorire la crescita sana dei figli e le loro opportunità di realizzazione personale. Infatti, non serve essere troppo severi nell’educare i propri figli; esistono approcci educativi ben più efficaci per favorire la loro crescita e salvaguardare la relazione.

Questo è il motivo per il quale vorrei esplorare insieme a te l’importanza di un approccio educativo che sappia trovare il giusto equilibrio tra fermezza e comprensione, senza cadere nell’eccesso della severità. Vedremo quali sono i vantaggi di un approccio educativo più flessibile e come promuovere la qualità in educazione senza essere troppo rigidi con i propri figli. Per fare questo, analizzeremo alcuni aspetti fondamentali dell’educazione che richiedono una particolare attenzione da parte dei genitori. Iniziamo!

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1. Il fallimento dell'approccio severo: perché la punizione non funziona

Fino a pochi decenni fa, l’educazione dei figli era molto rigida perché la società aveva valori, ruoli e norme piuttosto chiari, e c’erano forti aspettative da parte dei genitori affinché i figli si comportassero in un modo specifico. Questo ha generato l’idea che il genitore dovesse essere molto severo nell’educare, e che i bambini dovessero essere disciplinati per imparare a comportarsi secondo i criteri socialmente accettati e condivisi.

Questa concezione poteva essere forse funzionale al mondo del passato, ma oggi non trova più ragione di esistere; oggi questo approccio rappresenta un fallimento educativo, poiché implica l’incapacità del genitore di adeguare l’educazione ai bisogni dei bambini.

Il sistema del passato aveva portato alla diffusione di un approccio basato sulla punizione e sulla coercizione come metodi educativi, anziché valorizzare la comunicazione e la comprensione reciproca tra genitori e figli. Oggi, per fortuna, la maggior parte dei genitori e delle figure educative (educatori, pedagogisti, insegnanti, ecc.) comprende l’importanza di un approccio più aperto e dialogico all’educazione dei figli; tuttavia, i modi autoritari non sono del tutto scomparsi.

In alcune circostanze, infatti, i genitori tendono ad adottare ancora un atteggiamento autoritario e repressivo, perché sono convinti che l’unica soluzione di fronteggiare i problemi con i figli sia quella di imporre regole e punizioni per ottenere il comportamento desiderato.

D’altra parte, non si può dimenticare che in molti casi, un genitore contemporaneo con figli piccoli o adolescenti, è stato educato in un mondo in cui vigevano le regole che ho detto prima. Perciò è normale che alcuni retaggi del passato tendano a sopravvivere e a riemergere in alcune circostanze.

Tuttavia, questo tipo di approccio ha molti effetti controproducenti, in quanto il bambino si sente incompreso e frustrato, e il suo comportamento può peggiorare anziché migliorare.

2. Il fallimento dell'approccio permissivo: perché al bambino servono regole

Se è vero che l’approccio rigido ha fallito e non serve essere molto severo nell’educare i figli, è importante sottolineare come sia errato anche lasciar fare ai bambini tutto quello che vogliono. Infatti, l’approccio eccessivamente permissivo nei confronti dei figli è molto problematico per la loro crescita.

Da un lato, possiamo dire che il modello permissivo ha rappresentato certamente una logica reazione di condanna al modello severo del passato. Dall’altro, l’assenza di regole non permette al bambino di acquisire le norme sociali che gli sono indispensabili per adattarsi al mondo che lo circonda e raggiungere i massimi livelli di realizzazione personale.

Il celebre pediatra americano Benjamin Spock è stato tra i primi a promuovere l’educazione permissiva; però, attraverso le numerose critiche che sono arrivate al suo metodo, in seguito Spock si è reso conto che tale approccio andasse rivisto. Infatti, esso era altrettanto fallimentare quanto quello rigido e severo del passato.

Riesco a immedesimarmi facilmente nei bambini che sono stati immersi in quella realtà fino agli anni ’60/’70, e che crescevano con la paura di minacce e ripercussioni anche fisiche. Quindi, posso umanamente capire che l’onda di contestazione di quegli anni abbia voluto distruggere tutto ciò che veniva visto come oppressivo. Le regole erano ritenute tali, pur essendo vitali per il sostentamento della società.

Se però è vero che i bambini hanno bisogno di affetto, rassicurazione e fiducia per crescere solidi, è altrettanto vero che hanno anche bisogno di regole chiare e di limiti. Le due cose insieme permettono al bambino di acquisire l’autonomia e il senso di responsabilità indispensabili per la crescita personale.

La mancanza di regole, invece, può creare nei figli un profondo senso di insicurezza, in quanto essi non hanno dei punti di riferimento precisi per orientarsi nel mondo. In molti casi, l’assenza di regole che vediamo in alcune famiglie crea nei figli un forte senso di onnipotenza; questo però non permette ai bambini di sviluppare un adeguato senso di adattamento e può mandarli in crisi quando sono costretti a fare delle rinunce.

I concetti di giusto e sbagliato, di bene e di male e, più in generale, lo sviluppo morale del bambino passano attraverso un buon adattamento alla società.

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3. L'equilibrio tra regole e libertà nella crescita dei figli

Per un efficace approccio all’educazione dei figli, è importante trovare un giusto equilibrio tra regole e libertà. Questa esigenza è molto importante per favorire lo sviluppo dell’autonomia del bambino nel migliore modo possibile.

Infatti, l’educazione alle regole aiuta i bambini a comprendere quali sono i limiti all’interno dei quali possono muoversi e permette loro di acquisire il rispetto delle norme sociali. Come ho avuto modo di dire altre volte, le regole non devono essere considerate fisse e immutabile; è importante concedere ai bambini una certa libertà di scelta e di espressione, imparando ad adeguare le regole mano a mano che i bisogni del bambino si trasformano con la crescita. In questo modo è possibile favorire lo sviluppo della loro personalità e delle loro competenze.

Trovare il giusto equilibrio tra regole e libertà non è sempre facile, me ne rendo conto; si tratta però di un passo fondamentale per garantire una crescita sana ed equilibrata dei propri figli.

Esistono alcune strategie pratiche per mantenere questo equilibrio, come ad esempio l’importanza di spiegare ai figli le motivazioni dietro le regole adottate, o di trovare compromessi quando possibile. Infine, bisogna sottolineare l’importanza di un costante confronto e di un supporto reciproco tra genitori per creare un ambiente sereno e armonioso per la crescita dei figli.

Ora ti illustro uno strumento che ti può essere molto utile per mettere in pratica queste strategie.

4. Il ruolo del dialogo aperto e sincero nell’educazione dei figli

Ora che abbiamo visto quanto siano inadeguati sia l’approccio severo che quello permissivo, immagino che ti starai chiedendo quali caratteristiche debba avere un efficace approccio educativo.

Il dialogo aperto e sincero tra genitori e figli è indubbiamente un elemento fondamentale dell’educazione moderna. Quando si parla con i propri figli in modo rispettoso e aperto, si crea un clima di fiducia e di condivisione che permette loro di esprimere i propri pensieri, sentimenti e preoccupazioni.

Inoltre, questa forma di dialogo aiuta anche i genitori a capire meglio i propri figli e le loro esigenze, oltre a permettere di spiegare meglio ai bambini le motivazioni e le scelte dei genitori, imparando a rispettarle. In questo modo, si crea una relazione molto più armoniosa tra genitori e figli, e questo favorisce il loro sviluppo emotivo e relazionale in modo più efficace.

Questo atteggiamento è già un ottimo punto di partenza per creare le basi di una buona educazione; ci sono poi anche delle strategie per rafforzare il proprio ruolo educativo. Sto pensando alle tecniche di comunicazione efficace, all’ascolto attivo e all’uso di domande aperte. Questi semplici accorgimenti possono aiutare il genitore a creare un ambiente aperto nei confronti dei figli, i quali saranno meglio predisposti ad esporre le proprie idee e i propri dubbi.

Se hai bisogno di altri suggerimenti per capire come educare tuo figlio, ti rimando alla mia breve Guida.

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